Come funziona una caldaia a condensazione
Esteticamente una caldaia a condensazione è molto simile a una normale caldaia tradizionale. Quello che cambia e che le distingue sono gli elementi interni:
- Lo scambiatore di calore, vero e proprio cuore pulsante del generatore
- Il bruciatore, componente necessario per avere massimo rendimento e sicurezza al top
- La regolazione, in grado di assicurare funzionamento ottimale e consumi contenuti.
Analizziamo il funzionamento di una caldaia a condensazione partendo proprio dagli elementi che la compongono:
*Il bruciatore per la combustione del gas (o del gpl) genera calore che viene convogliato all'impianto termico e, in parte, rimane nei fumi di scarico sotto forma di energia latente;
*Lo scambiatore di calore raffredda i gas di scarico, prima della fuoriuscita dal camino, e il vapore in essi contenuto condensa. Nei modelli di caldaie a condensazione questo componente è realizzato per favorire al massimo la condensazione. Il materiale utilizzato è l'acciaio inossidabile, molto resistente alla corrosione e con la caratteristica di essere autopulente, fondamentale per assicurare una superficie di scambio sempre pulita e sempre efficiente;
*Il circolatore (o pompa di circolazione) ha il compito di spingere, quando se ne fa richiesta, l'acqua calda ottenuta al sistema di riscaldamento (es. termosifoni o pavimento radiante) e ai punti di prelievo dell’acqua calda sanitaria (es. rubinetti, doccia, ecc.)
Grazie a queste tecnologie la caldaia a condensazione è in grado di trasformare in calore fino al 98% del combustibile utilizzato nel bruciatore. Questi altissimi livelli di efficienza, irraggiungibili per le tradizionali caldaie a camera aperta, consentono non solo di risparmiare energia preziosa, ma contribuiscono a proteggere l'ambiente attraverso una significativa riduzione delle emissioni di CO2.